All'improvviso un essere mostruoso nero come la pece emerse dall'acqua, provocando un enorme vortice di risucchio che catturò il galeone.
Il vascello venne sbatacchiato da tutte le parti e scaraventato in aria da tentacoli grossi come tronchi di alberi.
Subito il vento se ne impadronì, trascinandolo con sé nella buia notte, solcata da sinistri bagliori guizzanti e invasa dal cupo tuonare in lontananza, di un violento uragano in arrivo...
Di colpo così, com'era iniziato, quell'incubo finì e il galeone, miracolasamente integro, si arenò nei pressi di un'isola sconosciuta.
Il capitano e la sua ciurma -lividi, spaventati e malconci- ci misero un po' per riprendersi. Poi si accorsero dell'isola, calarono una scialuppa nelle acque tranquille e si avviarono a esplorare quella terra ignota. Erano salvi, ma avevano un grosso problema: tutte le loro provviste erano misteriosamente sparite dalla cambusa, quindi bisognava procurarsi in fretta acqua e cibo...
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